Mi è sempre piaciuta l'idea di dare la possibilità, all'interno di un appartamento, di mutare le dimensioni degli ambienti che lo compongono, così da poterli adattare alle diverse occasioni o durante i momenti della giornata. Il concetto è esattamente quello utilizzato nelle abitazioni giapponesi, dove gli ambienti interni sono caratterizzati dall'assenza delle pareti fisse e si compongono con grande fluidità.
Con le pareti scorrevoli si può avere più funzionalità, soprattutto quando gli spazi a disposizione sono misurati ed alle diverse esigenze, a volte occasionali, non può essere dedicato uno spazio ad hoc. L'illuminazione può essere "misurata" , la luce filtrare o invadere, l'aria potrà circolare; la casa si arricchirà di prospettive, la sensazione sarà quella di moltiplicazione dello spazio e si percepirà una "una casa più grande" e sicuramente più aperta, ma capace di trasformarsi in luoghi intimi e riservati.
"Le porte, scorrevoli sono leggerissime e si spostano con un dito,
senza maniglie e senza serrature.
Noi invece abbiamo porte robuste con maniglie e serrature, cerniere e catenacci
e quando le chiudiamo, le nostre porte, si sente un bel BAM,
mentre quando si chiude una porta di carta si sente…"
senza maniglie e senza serrature.
Noi invece abbiamo porte robuste con maniglie e serrature, cerniere e catenacci
e quando le chiudiamo, le nostre porte, si sente un bel BAM,
mentre quando si chiude una porta di carta si sente…"
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